Gli emangiomi infantili sono tumori benigni che si manifestano generalmente con una tumefazione rossastra della cute e, dopo la loro comparsa, si accrescono rapidamente; sono delle lesioni di natura vascolare che compaiono nelle prime settimane di vita del bambino, di solito sul viso, ma anche su arti, tronco e parete addominale. Generalmente, questa lesione regredisce spontaneamente.
Da anni è ormai attivo un sito web dedicato agli emangiomi infantili, dove poter reperire maggiori informazioni: http://www.emangioma.net/.
Errori da evitare
Gli emangiomi infantili sono tumori vascolari per i quali si rilevano ogni anno, solo in Italia, 22.600 casi di neonati colpiti; di questa patologia si occupano tutti gli specialisti che si prendono cura della salute dei bambini: neonatologi, pediatri, dermatologi, cardiologi e radiologi, i quali forniscono un notevole contributo ai medici che si occupano dei tumori vascolari, sui quali c’è ancora molto da studiare per comprenderne le cause, non del tutto note, e i fattori di rischio a cui sono esposti i bambini, non solo appena nati, ma già durante la gestazione. Anche tra i genitori c’è poca informazione riguardo a questa patologia.
Ci sono ancora molte idee errate da chiarire, ovvero che esista un’unica tipologia di emangiomi o che la regressione di questa patologia sia sempre spontanea, o che non abbia mai necessità di terapie. Infatti, nel 10-12% dei casi, l’emangioma infantile richiede un trattamento farmacologico, da avviare immediatamente, al primo insorgere della patologia, per evitare gravi conseguenze fisiche future, non solo estetiche e psicologiche, ma anche di tipo funzionale (come nel caso di emangiomi su occhi, naso, orecchie o labbra), oppure che mettano a rischio la vita del piccolo paziente (come gli emangiomi che si manifestano alla laringe, al fegato o nell’intestino).
Possibili cause della formazione degli emangiomi infantili
Le cause legate alla formazione degli emangiomi infantili non sono ancora del tutto chiare; si ipotizza che una carenza di ossigeno, durante la vita fetale, possa dare origine al processo che stimola la cosiddetta neoangiogenesi, ovvero la creazione di nuovi vasi. Infatti, queste lesioni sono dovute proprio alla proliferazione benigna di tessuto endoteliale (il tessuto che riveste i vasi sanguigni).
Secondo un’altra ipotesi, potrebbe accadere che, sempre durante la vita fetale, si stacchino dalla placenta dei piccolissimi frammenti o emboli placentari, che vanno a finire nella circolazione sanguigna del feto, per cominciare a proliferare dopo la nascita. Questa ipotesi si basa sul fatto che gli emangiomi infantili si comportano nello stesso modo della placenta, in quanto crescono spontaneamente e altrettanto spontaneamente regrediscono, in modo più o meno completo. A supportare ulteriormente questa ipotesi, è l’esistenza di un marcatore specifico, presente sia nel tessuto della placenta che negli emangiomi infantili che, tuttavia, non si trova nelle altre forme di anomalie vascolari.
Fattori di rischio
L’emangioma infantile è il tumore benigno più comune nei neonati, con una incidenza del 5% circa, che arriva anche al 30% nel caso di neonati prematuri e con un peso molto basso, inferiore ad 1 Kg. La nascita prematura, considerata tale ad un’età gestazionale inferiore alle 37 settimane, e, conseguentemente, il basso peso del neonato, sono stati individuati come cause di un aumentato rischio di sviluppare emangiomi infantili. Un altro fattore di rischio per la comparsa di questo tipo di lesioni è rappresentato dal sesso; è ormai certo che il sesso femminile sia esposto ad un rischio più elevato: i dati mostrano che le femmine sono da 2,5 fino a 4 volte più a rischio, rispetto ai maschi, di sviluppare emangiomi infantili.
Anche la gemellarità rappresenta un fattore di rischio accertato; infatti, un numero di neonati affetti da questa patologia, tale da essere statisticamente significativo, proviene da gravidanze multiple. Ci sono studi che dimostrano come appartenere alla razza caucasica sia anche un fattore che incide fortemente sulla possibilità di sviluppare il tumore benigno.
A partire dal 2012, i medici che si dedicano al trattamento degli emangiomi infantili (e delle malformazioni vascolari) hanno creato una società scientifica, la SISAV, con l’obiettivo di divulgare la conoscenza delle anomalie vascolari all’interno della categoria, ma anche di fornire informazioni a chi si trovi ad affrontare questa patologia, generalmente genitori in ansia per i propri figli, per agevolare un percorso di controlli e anche di cure, eventualmente, con una migliore informazione e quindi con maggiore consapevolezza e serenità.